Educazione emozionale

Educazione emozionale

Cosa significa educazione emozionale? Perché è importante parlarne?

Ho iniziato a scrivere questo articolo un po’ di tempo fa, ma sento che oggi è il giorno giusto per pubblicarlo. Perchè? Oggi è una giornata uggiosa e talvolta per alcuni questo tempo intristisce… ebbene ci vuole una spinta! Eccola qui!

Sabato 23 aprile ho partecipato al corso, o meglio, percorso di formazione sui principi base dell’Educazione Emozionale condotto da Paolo Mai e promosso da L’asilo nel bosco.

È stata un’occasione di crescita personale e professionale davvero arricchente.

Ogni essere umano, piccino o più grande, sente e vive di emozioni. Sappiamo riconoscerle? Sappiamo ascoltarle in noi e negli altri?

In un mondo sempre più frenetico, parlare di educazione emozionale, per quanto mi riguarda, è fondamentale se non essenziale. Quell’essenziale che è invisibile agli occhi direbbe il Piccolo Principe.

Cosa significa educazione emozionale?

Rispondo riportando l’incipit del percorso a cui ho partecipato: “L’educazione emozionale è un approccio sistemico in grado di migliorare il benessere, prevenire il disagio e migliorare il rendimento in qualsiasi contesto di apprendimento. Lo sviluppo delle competenze emotive fornisce a bambini e adulti strumenti preziosi in grado di far emergere il tesoro che ogni essere umano custodisce. L’educazione emozionale si propone di promuovere lo sviluppo integrale della persona, stimolando una crescita dal punto di vista cognitivo, emotivo, corporeo, etico e relazionale.”

Parole forse scontate o banali, ma quanti di noi sono realmente consapevoli delle emozioni che vivono e quanti di noi sanno ascoltarle?

Non sempre siamo consapevoli, non sempre sappiamo riconoscere e ascoltare le nostre emozioni e quelle degli altri, ma possiamo sempre migliorare e intraprendere percorsi come quello a cui sono stata.

In tale occasione sono stati affrontati vari concetti, in particolare neuroscienze, psicologia positiva e di pedagogia viva. Attraverso queste poi abbiamo provato a conoscere le emozioni, la loro funzione biologica, il messaggio e le opportunità che ciascuna di esse ci fornisce. Il viaggio è continuato all’interno di ogni partecipante alla scoperta dell’importanza di uno stile esplicativo ottimista e di quelle competenze basilari per l’autorealizzazione della persona: autonomia, autostima, regolazione emotiva, empatia e competenze sociali.

Nel nostro viaggio ci siamo soffermati su alcune macro aree.

– L’approccio sistemico: l’educazione emozionale è una strategia educativa che non si limita al lavoro con i bambini, ragazzi o adulti ma a tutto ciò che li circonda, nella consapevolezza che la qualità dell’ambiente intorno ad essi costituisca un’energia incredibile per sostenerli in una crescita sana, armonica e felice.

– “Il clima emotivo: la base imprescindibile per qualsiasi approccio educativo di qualità è il clima emotivo. Quando un bambino fallisce non sta fallendo lui ma l’ambiente intorno a lui e un clima emotivo sereno, gioioso e amorevole è il presupposto basilare per permettere a ciascun bambino di esprimere e coltivare il suo potenziale.”

– Le competenze emotive: competenze che sono propedeutiche non solo al benessere ma anche allo sviluppo del potenziale cognitivo e relazionale dell’essere umano.

– “Uno sguardo ottimistico sulla vita: si tratta di un’attitudine salutare per ogni essere umano. Avere un’attitudine positiva dinanzi alle possibilità e, soprattutto, dinanzi ai problemi costituisce uno dei tesori più preziosi che un essere umano possa sviluppare.”

Vorrei raccontarti di più, ma ho condiviso quello che spero susciti il tuo interesse per proseguire il viaggio nel sentiero dell’educazione emozionale, così come l’ho intrapreso io!

Come direbbe Cesare Cremonini “Buon viaggio, che sia un’andata o un ritorno

Che sia una vita o solo un giorno.”

Buon viaggio!

Se vuoi condividere un tuo pensiero o sei hai domande, contattami!

Sarò felice di risponderti.

dott.ssa Giulia Salvadori